I dintorni

Capoluogo di Provincia

Latina Capoluogo di Provincia

Il capoluogo della Provincia, fondato nel 1932 con il nome originario di Littoria. E/' nata dalla bonifica delle paludi, Latina ha il tipico aspetto delle città nuove, in fase di costante crescita con una popolazione che supera i 100.000 abitanti. L/'originaria vocazione agricola si è trasformata anche invocazione industriale e oggi lo sviluppo punta sulle prospettive turistiche. La Provincia di Latina può contare su una bella spiaggia che si estende da Torre Astrura a Latina Lido, a Sabaudia fino a Sperlonga, di molti luoghi in emergenza come VillaFogliano - Lacasa del martirio di Santa MariaGoretti - l'Abbazia di Fossanova e Valvisciolo - il Giardino di Ninfa - MonteGiove a Terracina - Il Castello di Sermoneta - Parco nazionale del Circeo - Le Isole Pontine.

Abbazia di Fossanova

Abbazia di Fossanova

Sita nei pressi di Priverno, in provincia di Latina. L'abitato sito tutt'intorno ha l'aspetto di vicus e prende il nome da una cloaca che nei primi tempi del piccolo borgo (ora frazione di Priverno) era chiamata Fossa Nova. L'abbazia, in stile gotico cistercense, ma più precisamente in una visibile forma di transizione fra il romanico ed il gotico, è considerata la prima di questo stile in Italia (1187-1206), ha l'interno spoglio o quasi di affreschi (ne rimangono, almeno fino al 1998, alcuni brandelli sulle pareti) secondo l'austero memento mori dei monaci cistercensi. Nella foresteria vi è la stanza ove visse, pregò e meditò san Tommaso d'Aquino negli ultimi giorni della sua vita e dove morì nel 1274; ancora oggi in chiesa se ne conserva la semplice tomba vuota, il corpo fu trasferito dai domenicani a Tolosa alla fine del XIV secolo, composta da una lastra di marmo o travertino rettangolare.

Isole Pontine

Il mare delle Isole Pontine

Le isole Ponziane (anche dette isole Pontine) sono un arcipelago del Mar Tirreno al largo delle coste del Golfo di Gaeta, di circa 12 km quadrati, con una popolazione complessiva di circa 4000 abitanti, che nel periodo estivo diventano molti di più a causa di un intenso movimento turistico. L/'arcipelago comprende sei isole maggiori divise in due gruppi principali: Isola di Ponza, Isola Palmarola, Isola di Zannone, Isola di Gavi. E poi il gruppo di sud-est (appartenente amministrativamente al comune di Ventotene): Isola di Ventotene, Isola di Santo Stefano. I comuni dell'arcipelago, precedentemente afferenti alla provincia di Terra di Lavoro e, dopo la soppressione di questa, alla provincia di Napoli, furono trasferiti alla provincia di Littoria, insieme con il circondario di Sora, sotto il Fascismo. Le isole sono raggiungibili in traghetto o aliscafo da Formia, Anzio, Terracina, San Felice Circeo e, nella stagione estiva, anche da Ischia, Napoli e Pozzuoli.

Gaeta

Gaeta

Fino al 1927 faceva parte della Provincia di Terra di Lavoro (che aveva come capoluogo prima Capua e dal 1818 Caserta), regione storica sorta sotto il Regno di Sicilia (poi Regno di Napoli e Regno delle Due Sicilie). In questa zona della Provincia era il caposaldo militare e amministrativo dell'area (Circondario di Gaeta). Sede arcivescovile ed è sede del Parco Regionale Riviera di Ulisse. Sorge nel golfo omonimo sul Mar Tirreno e dista circa 80 km da Napoli e 120 km da Roma. Da visitare la Grotta del Saraceno (Montagna Spaccata).

Sermoneta

Veduta di Sermoneta

Sermoneta è uno dei centri medievali più interessanti del Lazio meridionale, con una struttura urbana ancora intatta e raccolta all’interno della cinta muraria. Sorge a 257 metri sul livello del mare, in una posizione tale da ergersi maestosa e dominare la grande Pianura Pontina. Nel XIII secolo inizia la signoria della famiglia Caetani, insediatasi grazie a Papa Bonifacio VIII. Sermoneta oltre ad essere Città d/'Arte è stata riconosciuta dal Touring Club Italiano “Bandiera Arancione” tra i 100 paesi meglio conservati dell/'entroterra italiano. E/' uno dei set privilegiati per l/'industria cinematografica. Da visitare nel Centro Storico: il Castello Caetani; la Cattedrale di Santa Maria Assunta; la Loggia dei Mercanti; il Museo della Ceramica, il Museo Diocesano; il Percorso Museale delle Mura Urbane. Non lontano dal centro storico: la Chiesa ed ex Convento di San Francesco; l/'Abbazia di Valvisciolo; i Giardini di Ninfa.

San Felice Circeo

San Felice Circeo

Il territorio del comune di S. Felice Circeo si sviluppa in due aree ben definite: il promontorio e la parte pianeggiante. Il promontorio appare da Anzio come il profilo di un volto di un uomo sdraiato, mentre da Gaeta appare come un'isola, l'antica Isola Eea. Lungo la dorsale del promontorio si innalzano le seguenti vette: Vetta di Paola, Picco di Circe (541 m), Punta di Torre Moresca, Punta di Vasca Moresca, Punta del Fortino di Cretarossa, Punta del Semaforo, Punta dell'Acropoli o delle Crocette. Inoltre sono presenti vari colli che si elevano nel versante orientale e che circondano il centro storico: Peretto, Guardia Orlando e Monticchio verso nord, e S. Rocco e Morrone verso sud. Varie indagini geologiche hanno dimostrato che il promontorio è costituito perlopiù da calcari di vario tipo (cristallini e bianchi, compatti, selciferi con brachiopodi, argillosi). La pianura sottostante il promontorio invece è costituita da sabbie sommerse bonificate durante il periodo fascista. Il promontorio nel quaternario era veramente un’isola e varie ne sono le prove: il ritrovamento sul promontorio di un'arenaria bigia ritrovata poi solamente a 300 metri di profondità, i solchi marini fossili, i segni dell'erosione marina e le informazioni ottenute dallo studio degli strati pliocenici.

Ninfa

Ponza

Il paese di Ninfa, il cui nome sembra derivare da un tempio di età classica dedicato alle Ninfe, presente su un isolotto del piccolo lago, doveva esistere già durante l'epoca romana. Il Giardino di Ninfa è situato nel territorio del comune di Cisterna di Latina, al confine con Norma e Sermoneta. Si tratta di un tipico giardino all'inglese, iniziato da Gelasio Caetani nel 1921, nell'area della scomparsa cittadina medioevale di Ninfa, di cui oggi rimangono soltanto diversi ruderi, alcuni dei quali restaurati durante la creazione del giardino. La sua grandezza è di circa otto ettari, ospita al suo interno oltre un migliaio di piante ed è attraversato da numerosi ruscelli d'irrigazioni oltre che dal fiume Ninfa. Nel 2000 tutta l'area di Ninfa è stata dichiarata monumento naturalistico ed il giardino è stato considerato dal The New York Times, come il più bello al mondo.

Sabaudia

Sabaudia

La città di Sabaudia è ubicata nel cuore dell'Agro Pontino, a 90 km da Roma e 25 da Latina. Il territorio comunale pianeggiante è caratterizzato dal litorale di dune sabbiose, da zone a foresta (un tempo parte della "selva di Terracina") e da una serie di zone umide protette e da tre laghi costieri: il lago di Sabaudia (o di Paola), il lago dei Monaci, il lago di Caprolace. Una parte importante del territorio comunale costituisce dal 1934 il Parco nazionale del Circeo. All'interno della chiesa della Santissima Annunziata si trova la "cappella reale", donata dalla regina Margherita di Savoia alla città negli anni trenta, originariamente collocata all'interno di palazzo Margherita a Roma. Sulle sponde del lago di Sabaudia si trova la chiesa di Santa Maria della Sorresca, risalente al XII secolo anche se originariamente fondata dai benedettini nel VI. Del periodo romano sono la villa di Domiziano, risalente al I secolo d.C., che si estende per oltre 45 ettari lungo le sponde del lago di Sabaudia, e la fonte di Lucullo, successivamente sfruttata anche come vasca per impianti termali. Lungo la costa si trovano inoltre il porto-canale romano in opus incertum e la medievale Torre Paola, sulle estreme propaggini del promontorio del Circeo.

Norma

Veduta di Norma

Norma che si alza a picco a 430 metri di altura dalla sottostante pianura domina l'Agro Pontino. Poggia su una altura che detta dialettalmente la "RAVE", per questa sua particolare posizione viene anche chiamata "IL BALCONE DEI MONTI LEPINI". L'attuale popolazione è di circa 4000 abitanti. La sua storia si perde nella notte dei tempi, bisogna risalire all'ANTICA NORBA da cui NORMA trasse origine.

Tempio di Giove

Il Tempio di Giove

Il tempio di Giove Anxur è un tempio romano costruito su un'imponente sostruzione del I secolo a.C. sul monte Sant'Angelo, nella città di Terracina. Il santuario di Terracina si inserisce nel quadro dei grandi santuari repubblicani del Lazio, costruiti tra la metà del II e la metà del I secolo a.C. in posizioni scenografiche e dominanti, su imponenti sostruzioni a terrazze. Viene utilizzata la nuova tecnica edilizia del cementizio, recentemente elaborata a Roma, con le forme degli ordini architettonici, derivate dalla tradizione ellenistica. Il modello per la disposizione scenografica su terrazze digradanti può riferirsi ai grandi santuari della città di Pergamo, in Asia Minore, mentre i templi sorgono su alti podi e privi del colonnato sul retro (sine postico, inutile per la prevalente visione frontale). Le terrazze sono spesso circondate da portici su tre lati e spesso le arcate e le volte si affiancano o vengono nascosti dai colonnati.